01 Mar PNRR, sanità, lavoro, investimenti: le richieste della cooperazione a Regione Lombardia
Dalle opportunità legate al PNRR a una rinnovata attenzione al mondo del lavoro, passando per un’applicazione efficace della Riforma sociosanitaria, ma anche una richiesta legata al rifinanziamento della Misura regionale per la capitalizzazione delle imprese cooperative: la cooperazione lombarda ha di fronte a sé un cammino intenso e ricco grandi sfide da giocare d’intesa con Regione Lombardia. E proprio queste sfide sono state al centro di un incontro che si è svolto oggi nella sede di Regione Lombardia: Il Presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda Massimo Minelli, accompagnato dal copresidente Attilio Dadda e dal componente dell’ufficio di presidenza Antonio Chiodo, ha incontrato il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi.
Entrando nel dettaglio, le richieste della cooperazione si sono incentrate su alcuni precisi punti:
– occorre proseguire il lavoro congiunto di condivisione e coprogrammazione delle opportunità del PNRR, della programmazione 2021-2027 dei POR e della PAC; sulle risorse PNRR è importante garantire un’equilibrata destinazione tra a componente pubblica, le grandi imprese e l’ecosistema di piccole imprese di comunità da cui la Lombardia è contraddistinta, all’insegna di una coprogrammazione vera con approccio bottom up, a partire dalla visione della Lombardia del futuro che dobbiamo avere; questi sono i principi da adottare anche in riferimento alla nuova PAC, che sarà penalizzante in termini di risorse, ma su cui abbiamo necessità di lavorare per la transizione ecologica e digitale delle filiere cooperative, proseguendo nel solco del lavoro già svolto dall’assessorato di competenza;
– serve una rinnovata attenzione al mercato del lavoro, i lavoratori necessari alle prestazioni tipiche del mondo cooperativo, nel sociosanitario, nella cura, nella logistica, nel facility, rischiano di essere sempre meno reperibili e disponibili, anche per un’azione di implicita competizione degli enti pubblici e, più in generale, di investimenti di risorse pubbliche con modalità ed in ambiti non direttamente connessi alle comunità e ai bisogni dal basso delle persone. La co-programmazione serve anche in questa dimensione;
– è fondamentale l’efficace applicazione della riforma sociosanitaria regionale, su cui occorre garantire il protagonismo del mondo cooperativo e del terzo settore;
– è urgente il rifinanziamento della misura di successo che Regione Lombardia ha proposto per la capitalizzazione delle imprese cooperative, a partire dalla valorizzazione delle risorse frutto del rientro dei passati fondi rotativi destinati al mondo cooperativo;
– è necessario mettere in agenda una seconda conferenza regionale della cooperazione entro la fine del 2022, aperta e partecipata da tutto il mondo cooperativo, anche per tracciare un bilancio e le sfide comuni al mandato da porre alla prossima consiliatura 2023-2027 .
Richieste precise e, allo stesso tempo, nuove sfide, che si inseriscono in un momento storico delicato, reso ulteriormente più complesso dalla guerra in Ucraina. “All’incredulità, lo sbigottimento e lo smarrimento, possiamo contrapporre solo una parola, che è lo stile di vita che l’umanità deve perseguire se vuole avere un futuro: cooperazione – ha sottolineato il presidente Minelli – Regione Lombardia è uno dei quattro motori dell’Europa, a cui vogliamo anche dare il nostro apporto per rinsaldare la coesione europea, chiedendo di intensificare il percorso di integrazione tra i Paesi e le Regioni dell’UE secondo uno spirito di sempre maggiore cooperazione per non essere schiacciati dalla competizione globale“.