11 Apr DAL NAZIONALE | AGCI INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CNEL TIZIANO TREU
Un incontro costruttivo è stato quello tra il Presidente di AGCI, Giovanni Schiavone, i Rappresentanti di AGCI Servizi e il Presidente del Cnel, il professore Tiziano Treu.
Il Presidente Schiavone, nel sottolineare il percorso di AGCI all’interno di Alleanza delle Cooperative Italiane, ha ritenuto importante e utile interloquire con il Cnel per l’individuazione delle criticità e delle possibili soluzioni interne alla “logistica”.
Il Settore Servizi di AGCI, infatti, ha affrontato diversi temi e problematiche riguardanti il comparto sulla base della testimonianza e dell’esperienza concreta in specifico delle cooperative aderenti sul territorio lombardo.
“Le imprese di servizi logistici tra il 2004 e il 2015 – ha sottolineato Diego Modugno, Presidente di AGCI Servizi – si sono trovate ad affrontare un aumento medio annuale del costo del lavoro enormemente superiore a quanto riconosciuto dalla contrattazione collettiva per effetto della nuova riforma legislativa che ha generato una situazione particolarmente complessa consentendo il proliferare ingiusto di operatori, committenti e fornitori di servizi che, favoriti dall’aumento eccessivamente accelerato e non riconosciuto dai costi logistici, operavano fuori dalle regole e dalla legalità causando dinamiche di dumping commerciale. In questo meccanismo, gli altri operatori, che si riconoscevano nel CCNL di settore, non avendo nessuno strumento a tutela, hanno dovuto subire un sistema di concorrenza sleale. Nonostante il comparto della logistica abbia raggiunto volumi di importanza strategica dal 2005, solo dal 2009 è stato costituito presso il politecnico di Milano un osservatorio che tracciasse e analizzasse il mercato logistico. Tra i dati più rilevanti vi è sicuramente quello che dal 2009 al 2018 il mercato della logistica è aumentato complessivamente del 19%, arrivando a rappresentare il 9% del pil nazionale”.
Basti pensare che il settore coinvolge oltre 89 mila imprese con un fatturato di 85 miliardi di Euro, con una consistente espansione dell’e-commerce durante la pandemia.
Altro tema critico affrontato col Presidente Treu è quello inerente all’assenza di rappresentatività sociale, particolarmente per l’impiego di lavoratori extracomunitari, cresciuto a tal punto da modificare il tessuto sociale della logistica. I problemi legati alla mancata applicazione del contratto collettivo e allo sfruttamento dei lavoratori hanno provocato gravi conflittualità.
“Il settore – ha continuato Antonio Chiodo, Responsabile Relazioni esterne e sindacali di AGCI Lombardia – ha senza dubbio la necessità di ricevere una disciplina trasparente e che persegua obiettivi di legalità, competitività, coinvolgendo le Istituzioni, le organizzazioni datoriali e quelle sindacali. Tutti questi soggetti devono trovarsi a un tavolo di confronto permanente, ove, sulla base delle determinazioni del CCNL di riferimento, si definiscano chiaramente i costi dei servizi logistici, compresi quelli relativi alla sicurezza e all’inclusione sociale, prevedendo la pubblicizzazione con strumenti istituzionali”.
Nelle fasi di esternalizzazione delle attività di magazzino, a causa della ricerca di massima contrazione di costi, sono emerse significative criticità per problemi di trasparenza e legalità nell’impiego di soggetti, società di capitale e cooperative, cui sono state conferite attività in appalto.
E’ stato infine illustrato al Presidente Treu, uno studio sul contesto territoriale e sociale del settore logistico condotto dalla Fondazione “Roberto Franceschi” di Milano: i risultati di questa analisi, in fase di sviluppo presso il sito “La Città del libro” a Stradella -PV-, nata per valutare l’impatto economico e sociale della logistica in Italia, con specifico riferimento ad alcune aree territoriali, saranno illustrati ai vari attori.
Lo scopo della ricerca sociale e sociologica è quello di riempire la lacuna identificata cercando di comprendere la composizione e le professionalità che operano in questo importante settore economico e come il sistema cooperativo ha operato in funzione al territorio, alla manodopera, al suo radicamento e inclusione nel tessuto sociale.