12 Mar Vaccini, lettera ai cooperatori lombardi: “impegno per tutelare cooperative e soci”
Care cooperatrici, cari cooperatori,
come noto purtroppo la crisi pandemica in corso non accenna ad allentare, nonostante questo Noi insieme a Voi, tutti insieme, con la speranza di lasciarci alle spalle questo periodo al più presto, continuiamo ad essere costruttivi per dare con generosità ciascuno/a il proprio contributo.
Regione Lombardia, come forse avrete appreso, promuoverà la somministrazione dei vaccini in azienda a partire dalla disponibilità del datore di lavoro. È una buona idea ma applicata in modo non coerente rispetto alla complessità del variegato e capillare tessuto imprenditoriale lombardo. Avremmo preferito meno fretta comunicativa e più concertazione al tavolo istituzionale del Patto per lo Sviluppo, scelto proprio per un confronto condiviso con le rappresentanze, tra cui Confcooperative, Legacoop e AGCI, nel cui ambito avevamo già depositato le proposte sulle azioni necessarie per affrontare l’emergenza Covid.
Più volte infatti abbiamo evidenziato con convinzione la necessità di coinvolgere le imprese come hub per il tracciamento e per la vaccinazione, con l’obiettivo di supportare le istituzioni sanitarie e garantire la sicurezza dei lavoratori in prima linea. Lo dimostrano i fatti, i verbali delle sedute e i comunicati stampa (che alleghiamo) con cui abbiamo ribadito la nostra posizione.
Oggi però, alla luce delle dichiarazioni di Regione, riteniamo che questa proposta contenga criticità irrisolte o non chiare, ovvero: la gestione della catena del freddo, i costi per le imprese, la disponibilità dei medici competenti e non ultimo la necessaria interlocuzione ed il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori.
Confermiamo la nostra disponibilità a Regione Lombardia per la definizione di un accordo in un luogo istituzionale di confronto e su criteri condivisi da tutte le Parti Sociali e dalla generalità delle Rappresentanze.
Nel contesto delle modalità previste dal piano generale di vaccinazioni e di quanto sopra esposto, va ovviamente ribadita la necessità di rispettare i criteri già individuati per la tutela delle fasce di popolazione a rischio. È inoltre necessario che, nel momento in cui ci sarà una disponibilità di vaccini sufficiente, siano le categorie di lavoratori e di imprese che svolgono “attività essenziali”, tra l’altro caratterizzanti la stragrande maggioranza delle imprese cooperative lombarde, ad avere la priorità sui vaccini.
Chiederemo che queste richieste siano recepite e continueremo a proseguire nel nostro impegno per tutelare tutte le imprese cooperative e la salute dei lavoratori e dei soci, con la speranza di dare anche un fattivo contributo alle nostre Comunità.
Di seguito le nostre comunicazioni:
21 ottobre 2020 – Patto per lo sviluppo – “Sostegno alle cooperative, salute e tutela del lavoro”
24 novembre 2020 – Lettera a Fontana – “Riprogrammare ripresa o sistema a rischio”
4 febbraio 2021 – Patto per lo sviluppo – “Cooperative siano hub di vaccinazione”