Workers buyout, imprese rigenerate dai lavoratori. In Lombardia accordo tra cooperazione e sindacati

Workers buyout, imprese rigenerate dai lavoratori. In Lombardia accordo tra cooperazione e sindacati

A firmarlo Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative,
Legacoop, AGCI) assieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e UIL Lombardia

Milano 18 maggio 2021 – Imprese recuperate dai lavoratori. Siglato in
Lombardia il Protocollo tra Alleanza della Cooperazione Lombarda
(Confcooperative, Legacoop, AGCI) assieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia
e UIL Lombardia per promuovere lo sviluppo di workers buyout e la
cooperazione come risposta ai bisogni del lavoro.

A firmarlo Massimo Minelli (Confcooperative), in qualità di presidente di
Alleanza della Cooperazione Lombarda, i copresidenti Attilio Dadda
(Legacoop) e Cinzia Sirtoli (AGCI), Valentina Cappelletti (CGIL
Lombardia), Ugo Duci (CISL Lombardia), Vicenzo Cesare (UIL Lombardia).

Preservare base produttiva, know-how e occupazione in risposta allo
scenario di profonda crisi economica e sociale legata alla pandemia.
Questo l’obiettivo della task force che nasce dalla volontà di attivare
azioni di sostegno per quei lavoratori coinvolti in crisi aziendali. Casi
che riguardano non solo imprese in fallimento ma anche contesti in cui a
mettere in crisi la continuità aziendale è la difficoltà di un ricambio
generazionale, fino ad arrivare a percorsi per garantire un futuro
produttivo a beni confiscati alla criminalità organizzata.

Tra i punti cruciali del Protocollo: un comune impegno a sostegno dei WBO,
azioni di monitoraggio delle imprese in crisi, attività di comunicazione,
divulgazione e formazione destinati ai dipendenti per l’avvio di workers
buyout, percorsi di autoimprenditorialità in forma cooperativa ed un
invito a Regione Lombardia a dedicare risorse specifiche e politiche
attive per il tessuto economico del territorio.

Un percorso già avviato – come testimonia l’Accordo interconfederale del
2018 – che intende porre il tema del lavoro rigenerato all’attenzione di
tutti i soggetti, enti e istituzioni che possano contribuire ad agevolare
percorsi di WBO, a partire dall’istituzione di tavoli di confronto
permanenti per monitorare l’andamento delle situazioni aziendali più
critiche.

“Oggi questa regione conta grazie a questo strumento 56 imprese salvate
dai lavoratori. Siamo convinti che il modello dei WBO possa essere
determinante, come determinanti sono le risorse. In questi anni il
capitale messo a disposizione dalla Legge Marcora è stato decisivo al
punto che il governo ha deciso di potenziarlo con il DM 4/1/2021 e uno
stanziamento pari a 25 milioni di euro. Siamo convinti dell’importanza che
simili interventi siano attivati anche sul territorio, per questo
chiediamo a Regione Lombardia che questi investimenti siano integrati da
fondi regionali mirati” spiegano Massimo Minelli, presidente di Alleanza
della Cooperazione Lombarda e i copresidenti Attilio Dadda e Cinzia
Sirtoli.

“Il WBO può essere, assieme ad altri strumenti di politiche attive per il
lavoro e la salvaguardia dell’occupazione, un mezzo utile ed efficace per
evitare la chiusura totale e definitiva di aziende che possono continuare
a stare sul mercato, così come per conservare un lavoro per i lavoratori
coinvolti, valorizzando la loro esperienza e professionalità, nel segno di
una comune assunzione di responsabilità, che si basa sulla solidarietà.
Con questo accordo vogliamo promuovere, accompagnare e sostenere le
esperienze e le opportunità di possibili soluzioni alle crisi aziendali
attraverso il WBO”, affermano Valentina Cappelletti, segretario CGIL
Lombardia, Ugo Duci, segretario generale CISL Lombardia, Vincenzo Cesare,
segretario UIL Lombardia.

In sintesi le principali richieste a Regione Lombardia:
– la costituzione di una task force operativa per un’azione di
monitoraggio permanente sulle situazioni di crisi aziendali;
– la realizzazione di attività di promozione rivolte ai lavoratori
attraverso gli strumenti già attivi e di attività di comunicazione e
diffusione delle politiche attive di Regione Lombardia;
– implementare l’offerta di formazione continua finanziata da Regione
Lombardia per la creazione di competenze specifiche e necessarie all’avvio
di processi di WBO;
– la creazione di uno Sportello WBO, finanziato da Regione Lombardia, che
serva al lavoratore/cittadino per il supporto e l’orientamento alla
realizzazione di progetti di WBO, attraverso la partecipazione attiva
delle parti sociali.
– l’istituzione di uno specifico Fondo rotativo regionale destinato a
sostenere le esperienze di imprese rigenerate dai lavoratori sul
territorio regionale, affidandone la gestione a CFI – Cooperazione Finanza
Impresa.

La firma, che fa seguito al Protocollo sottoscritto a livello nazionale, è
accompagnata dalla condivisione di un vademecum di informazione e
orientamento sui WBO, dal quadro normativo di riferimento – dalla Legge
Marcora alla Legge di Bilancio 2021 – fino alle azioni di supporto
congiunte di sindacati e cooperazione, per un obiettivo comune: la
continuità lavorativa.